Chiese di Roma Rione Trastevere Chiesa di Sant’Onofrio la storia
La chiesa di Sant’Onofrio si erge sulla sommità di una irta salita che porta al Gianicolo, preceduta da una caratteristica scalinata. Fu fondata, con le elemosine dei fedeli, nel 1419 dal Beato Nicolò da Purea Balena, su una area dove già sorgeva un oratorio. Nel 1446 il Beato Nicolò da Purea Balena cede la struttura alla Congregazione degli Eremiti di San Gerolamo ( istituita dal beato Pietro Gambacorti di Pisa). Nel 1517 papa Leone X (Medici) la elevò a titolo cardinalizio. Nel 1587 Sisto V (Peretti) aprì la strada che dalla via Lungara porta alla chiesa. Nel 1595 nel convento adiacente morì Torquato Tasso. La chiesa ha una piccola campana, detta la Campana del Tasso, perché venne suonata negli ultimi momenti di vita del sommo poeta. Nel 1849 durante la difesa della Repubblica romana i garibaldini avevano la necessità di fondere il bronzo delle campane romane per fabbricare armi; il frate superiore del convento disperato informò Garibaldi che con il suo intervento risparmiò la campana. Nel 1600 a spese dei fedeli fu fatto il pavimento. Nel 1857 Pio IX fece restaurare la chiesa e nel 1946 fu completato il restauro del tempio e del chiostro, dove viene riaperta la loggia a pergola murata nel Settecento.
Portico
Cap.la Sant’Onofrio
Cap.la Madonna Loreto
Altare Maggiore
Ca.la Crocifisso
Cap.la San Pio X
Cap.la San Gerolamo
Controfacciata
Chiostro
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