Chiese di Roma Rione Monti Basilica Santi Silvestro e Martino storia 

Un presbitero di nome Equizio concesse un terreno al papa Silvestro I , questi intorno all’anno 314 fece erigere un grande oratorio in onore di tutti i martiri ignoti, cioè coloro «quorum nomina scit Omnipotens». "di cui l'Onnipotente conosce i nomi". L’oratorio fu chiamato in origine titulus Equitii e poiché sorgeva vicino alle Terme di Traiano, ebbe l'appellativo in Thermis. Tra il 498 e 514 papa Simmaco ricostruì la chiesa e ne fece innalzare parecchio il livello, tanto che il primitivo oratorio rimase sotterraneo. Tra il 771 e il 794 papa Adriano I restaurò la basilica. Successivamente, ulteriori restauri furono eseguiti nel corso dell'VIII secolo (sotto il pontificato di papa Adriano l), nel IX (papa Sergio II), nel XIII (papa Innocenzo III). Nel 1299 Bonifacio VIII affidò la basilica al monastero dei Carmelitani. Nel  1637-57 Giovanni Antonio Filippini, generale dell'Ordine, restaurò e trasformò nella forma attuale il tempio, spendendo la considerevole somma di 80.000 scudi. Tra l’anno 1657 e 1676, Francesco Scannapieco successore del Filippini fece abbassare il livello della chiesa ed erige la nuova facciata. La chiesa fu restaurata nel 1780. 

La facciata Altare Maggiore Navata Centrale Navata di destra
Navata di Sinistra Cappella Carmelo Cappella Battesimale Statue
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