Quartiere Flaminio - Parioli  Fontana di Papa Giulio Via Flaminia

Inserita da Pirro Ligorio sull'angolo smussato della palazzina di Pio IV lungo la via Flaminia all'imbocco di vicolo di Villa Giulia, si può notare ciò che resta della grande fontana (un tempo isolata) che papa Giulio III fece erigere nel 1552 da Bartolomeo Ammannati. Una fontana notevole e assai interessante che nel corso dei secoli ha subìto varie vicissitudini e il cui aspetto originario si può desumere da un affresco del 1553, all'interno della villa, e dal  maestoso prospetto architettonico in peperino tuttora esistente. Oggi essa risulta formata da due ordini sovrapposti: quello inferiore ha la parte centrale con due agili colonne corinzie in marmo che sostengono l'architrave, nel cui timpano, interrotto, figura il malridotto stemma papale di Benedetto XIV Lambertini ( 1740-1758). Tra gli alti basamenti sui quali poggiano le colonne, un mascherone alato, sovrastato da uno stemma abraso, e i due delfini che lo fiancheggiano, versano l'acqua in una grande vasca rettangolare con angoli arrotondati. Anche l'ordine superiore ha varie divisioni e il tutto appare troppo imponente rispetto  alla modestia della fontanella sottostante. Ben diversa abbiamo detto, doveva invece apparire inizialmente la fontana, a giudicare anche dalla descrizione che lo stesso Bartolomeo Ammannati ne fa in una delle sue interessanti lettere a messer Marco Benavides di Padova: «...si deliberò di farli [a papa Giulio III che ne aveva manifestato il desiderio] l'ornamento che ora se gli è fatto, d'opera corinthia con colonne e pilastri et nel mezzo una gran pietra di palmi dodici per ogni verso, con una iscritione che dice: "Iulius in Pont. Max. publicae commoditati anno III". Con doi nicchi per banda ai quali vi son dentro doi statue, la Felicitàet l'Abbondantia. Sotto l'epitafio vi è una gran testa anticha, et bellissima d'uno Apollo, che getta acqua in un vaso grande e bello di granito; su il fine vi sono quattro acrotterie; in una de i lati vi è la statua di Roma e nell'altra quella di Minerva; e nell'altre doi, doi piramide di granito, e nel mezzo un Nettuno, tutte antiche et bellissime». Pur così striminzito rispetto al grandioso progetto dell'Ammannati (vari elementi scomparsi, altri successivamente alterati, nicchie laterali prive di statue e di stemmi sovrastanti, iscrizioni originali sostituite), il complesso architettonico della fontana di papa Giulio conserva ancora un certo fascino ed una signorile eleganza.