Rione Monti Fontana dei Catecumeni Piazza Madonna dei Monti
Fontana della Piazza. Detta anche dei Catecumeni per la vicinanza all'omonimo collegio dei Neofiti in attesa del battesimo, venne commissionata da papa Sisto V, Peretti (1585-1590), ed eseguita dallo scalpellino Battista Rusconi nel 1588 su disegno di Giacomo Della Porta che si ispirò alla fontana di S. Maria in Trastevere. La vasca in travertino, di forma ottagonale, prende slancio da quattro gradini , sottostanti che ne ripetono il disegno compensando il dislivello della piazza «con uno zoccolo a cuneo». È considerata la meno pregevole tra le opere del grande artista poiché presenta scarsi rilievi ornamentali. Sulla vasca si alternano infatti semplicemente quattro stemmi papali e comunali, a dimostrazione che l'opera venne eseguita anche con il contributo della civica amministrazione. Al centro si elevano due balaustri che sostengono a diversi livelli altrettanti catini in travertino. Da quello superiore, di minori dimensioni, arricchito di maschere e festoni e sovrastato dai monti sistini, s'innalza un alto zampillo d'acqua che ricade nello stesso e si versa poi nel catino inferiore dove, attraverso, quattro protomi leonine, ricade nella vasca ottagonale. Nel 1680 papa Innocenzo XI, Odescalchi (1676-1689), vi fece eseguire alcuni lavori di restauro, e il Senato romano volle che la sua munificenza fosse ricordata in un distico. L'iscrizione esiste ancora sui riquadri della vasca, ma si legge con difficoltà e... riserva una piccola sorpresa: infatti, col passar dei secoli i distici sono diventati due; il primo, del 1680, risale infatti al quarto anno di pontificato di Innocenzo XI; il secondo, che ne costituisce la continuazione, è esattamente di due secoli dopo (1880) e riguarda un altro restauro effettuato a cura del Comune. Ecco la simpatica e curiosa sequenza:
IMPERAT VNDECIMVS QVARTO INNOCENTIVS ANNO ET REDIVIVA FLVIT FACTA PERENNIS AQVA
Nel quarto anno del pontificato di Innocenzo XI l'acqua, fatta perenne, fluisce rediviva
FACTA PERENNIS AQVA EVERSO SED SQVALIDA FONTE NVNC INSTAVRATO VIVIDA FONTE SCATET
L'acqua, fatta perenne, ma squallida per la fonte rovinata, ora, dopo il restauro, zampilla vigorosa.
Segue la sigla S.P.Q.R. e la data 1880. Presso questa fontana il maestro Ottorino Respighi si recò più volte all'alba, a trarre ispirazione per il suo celebre poema sinfonico dedicato a Le fontane di Roma.