Rione Monti Parco del Monte Oppio Ninfeo 

In fondo al viale Fortunato Mizzi, in prossimità della via della Domus Aurea, verso via Labicana, nel 1929 Raffaele de Vico completò la sistemazione del parco con la realizzazione di una grande fontana ninfeo (la parte scultorea fu eseguita da A. Giorgiutti) articolata in due bacini tra loro raccordati. Il bacino a monte è circolare. Sulla parete di fondo, formata dal muro di contenimento del terreno, è una valva di conchiglia in peperino. Uno scorrimento in pendio con andamento naturalistico, al fondo di questo bacino, fa tracimare l'acqua in un altro bacino, ampio, leggermente ribassato, di forma rettangolare. La parete di contenimento opposta alla cascatella d'acqua è ornata da una seconda valva di conchiglia. Costituisce parte integrante della fontana rettangolare un articolato sistema di strutture protettive. Nel bacino circolare la struttura è costituita da cippi cilindrici raccordati con ringhiere in ferro battuto. Nel bacino inferiore è costituita da sfere raccordate, tramite ringhiere in ferro battuto, ad una coppia di cippi cilindrici. I vari elementi sono in travertino. Un sistema di sedili, disposti nel perimetro esterno, completano il complesso. La disposizione dei sedili asseconda, rispettivamente, i ritmi rettilinei e curvi delle due zone rispettivamente, i ritmi rettilinei e curvi delle due zone. Nella zona a monte le panche si incastrano, in un sistema circolare di spalliera a rocaille, nella parte rettangolare esse si dispongono lungo i lati a ritmi regolari. Brevi rampe di scale raccordano i vari livelli del terreno. Il perimetro esterno è protetto da una balconata in travertino.  Attualmente la fontana è ridotta in stato di grave degrado e abbandono e ricettacolo di immondizie. 

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