Rione Castro Pretorio Fontana del Mosè Piazza San Bernardo

La fontana che costituisce la mostra dell’Acqua Felice, così detta in omaggio al nome del pontefice Sisto V, Felice Peretti che aveva ricondotto in Roma l’antica Acqua Alessandrina, venne inaugurata nel 1587. Ne fu architetto Domenico Fontana. La grande iscrizione dell’attico dice: ”Sisto V pontefice massimo, piceno, riunendo una quantità di vene condusse l’acqua dall’agro di Colonna, a sinistra della via Prenestina, attraverso un tortuoso condotto lungo venti miglia dal ricettacolo e ventidue dalle sorgenti che chiamò Felice dal nome che aveva prima del pontificato” I bassorilievi delle nicchie laterali furono eseguiti nel 1598 e rappresentano, a sinistra, Aronne che guida il popolo ebreo a dissetarsi, opera di Giovanni Battista Della Porta; a destra Giosuè che guida l’esercito verso il Mar Rosso. La massiccia statua in travertino nella nicchia centrale raffigura Mosè che, con la destra protesa, indica la acque miracolosamente scaturite dal sasso per dissetare il popolo d’Israele. L’anacronismo delle “Tavole della Legge” che Mosè sostiene che invece non aveva ancora ricevute all’epoca del prodigio delle acque, è certo che i romani, trovarono la statua tozza e grottesca: biasimarono il gesto enfatico delle mani, l’aspetto tronfio, il drappeggio goffo del pesante paludamento, e lo battezzarono il “Mosè ridicolo”.

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