Villa Lante Bagnaia Viterbo  Fontana del Pegaso

La fontana del Pegaso, il cui nome deriva dalla figura del cavallo alato che si trova al suo centro, è una grande vasca ovale, con un fondale a parete ricurva che taglia il pendio del colle, coronata da una balaustra a colonnine. La parete di fondo è scandita da busti femminei, raffiguranti le Muse. Quattro amorini con ali di farfalla, emergendo dall'acqua e dando fiato ad una tromba, gettano zampilli d'acqua verso Pegaso in atto di far sgorgare l'acqua dalla roccia a colpi di zoccolo. Fu realizzata per riprodurre la mitica sorgente di Ippocrene che, secondo la mitologia antica, Pegaso fece sgorgare sul monte Elicona battendo il suo zoccolo su una roccia. Questa fontana è anche chiamata "del Parnaso" per le erme che simboleggiano le Muse e i cupidi alati che rappresentano la genialità dell'arte poetica. Difatti, è qui ripresa la tematica delle Muse del Parnaso e dell'Elicona, ricorrente nei giardini delle ville del secondo Cinquecento, per ricordare che in questo sito era sorto un nuovo Parnaso, regno dell'arte oltre che della natura. L'idea progettuale di questa fontana, che è stata costruita nel periodo in cui il Cardinale Montalto completa la realizzazione del parco (1587-1623), deriva dall'analoga Fontana dell'ovato della Villa d'Este di Tivoli.

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