Porta san Sebastiano (porta Appia) Campagne di scavi del XX secolo

Nei primi anni di questo secolo e intorno al 1930 due campagne di scavi archeologici hanno messo in luce tra la porta e «l'arco di Druso» i resti della controporta, bifora come l'Ostiense, con interventi di ristrutturazioni successive per ridurla in monofora. Era composta da due muri semicircolari disposti a tenaglia come l'Ostiense, ma simili anche ai resti pervenutici della Prenestina Labicana e dell'Asinaria. L'ingresso monoforo più tardo risulta in asse ma non collegato all'arco onorario, detto di Druso, del più antico acquedotto dell'acqua Marcia per le terme di Caracalla. È riutilizzato invece in epoche successive come accesso naturale ad una più tarda controporta. Attualmente dopo nuovi accurati interventi di ripristino, essa ospita il Museo delle Mura d Roma. 

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