Porte di Roma Porta del Popolo La Storia

Porta del Popolo sorge su quell'antica porta Flaminia che Aureliano fece edificare per controllare l'ingresso della grande via consolare che poi le diede il nome. Fino a verso la fine del 1800 si è creduto che porta Flaminia fosse sorta in un luogo diverso situato più ad est, verso il Pincio, a causa di un passo di Procopio «...la porta Flaminia posta in luogo scosceso, di malagevole accesso...». È forse un errore dello stesso storico o forse un errore di trascrizione di un amanuense medioevale. L'equivoco è chiarito solo nel 1877 quando con un drastico intervento, ultimato due anni dopo, si ritiene opportuno demolire i due grandi torrioni quadrangolari esterni che controllano l'accesso della porta. Il progetto è di sostituirli con due aperture da affiancare a quella centrale per agevolare il crescente traffico urbano. All'interno dei grandi bastioni quadrati si scoprono le due grandi torri rotonde di Aureliano, la destra era conservata per meta della sua altezza e molto restaurata, la sinistra era intatta. Porta Flaminia è murata da Belisario quando nel 536 si trova a dover rafforzare tutte le porte a nord-est di Roma per fronteggiare i Goti di Vitige che avevano eretto sei campi fortificati nelle loro immediate vicinanze. 

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