La chiesa dei santi Domenico e Sisto si trova a largo Angelicum, nel rione Monti. Dedicata al santo fondatore dell'ordine dei Domenicani (1170-1221) e a papa Sisto II (257-58), è detta anche San Sisto Nuovo, perché sostitutiva dell'antica chiesa, detta appunto, di San Sisto Vecchio. L’attuale chiesa fu costruita da Papa Pio V, teologo e inquisitore domenicano, che operò per la riforma della Chiesa secondo i dettami del Concilio di Trento. Il progetto fu iniziato tra il  1569-77, a opera di Giacomo Della Porta, proseguito nella navata (1609-1636) da Nicola e Orazio Torriani e completato da Vincenzo Della Greca, ma la costruzione fu lenta (completata nel 1663). La parte inferiore è stata progettata da Nicola Torriani e la parte superiore da Vincenzo Torriani e da Vincenzo della Greca. Quest’ultimo probabilmente costruì la facciata barocca, in travertino nel 1646, ma la doppia scala terminata 1654 è attribuita a Orazio Torriani. La scala a tenaglia ha richiesto circa 35 anni per la costruzione; i candelabri fiammeggianti sul timpano donano un effetto scenografico alla chiesa di tipo Barocco, opera di Vincenzo della Greca (1655-63). La scenografia prosegue su due ordini di lesene accoppiate: il primo di Nicola Torriani reca nelle nicchie le statue di San Tommaso d'Aquino e di san Pietro martire, sacerdote domenicano e martire veronese, opera dello scultore Stefano Maderno, 1636; nel secondo ordine di lesene, opera del Della Greca 1654, le nicchie ospitano le statue di San Domenico e di San Sisto di Marcantonio Canini. L’ingresso ha un elaborato portale con una coppia di colonne ioniche con capitelli svasati, che sostengono due colonne e un frontone segmentato spezzato, dove è inserito un tondo ovale contenente una statua della Madonna del Rosario opera di Marcantonio Canini. Sotto il frontone c'è un rilievo in travertino con sopra scolpito un cane che richiama il nome latino dei domenicani (Domini Canes) i cani del Signore. Il portone d’ingresso della chiesa è di Vincenzo della Greca costruito tra il 1640 e il 1660.