Roma Antica Castel Sant’Angelo o Mausoleo di Adriano Sala di Amore e Psiche

Questa sala fu la camera da letto di papa Paolo III Farnese (1534-1549), il prezioso locale fu decorato tra il 1545 e il 1546 da Perin del Vaga e dalla sua scuola. Il soffitto della stanza è a cassettoni con decorazioni a grottesche su fondo oro, con unicorni a rilievi e  gigli alternati a targhe con il nome del papa; al centro lo stemma della famiglia del papa. Il fregio affrescato sotto il soffitto, è incorniciato tra  mensoloni e tendaggi pitturati, intervallati da festoni retti da putti, racconta in nove episodi la favola di Amore e Psiche, tratta da L'Asino d'oro di Apuleio. La narrazione della favola si alterna a pannelli con  stile a grottesche su fondo dorato e a grandi figure di vittorie alate. I nove episodi del fregio raccontano la storia di Psiche, giovane di una bellezza strabiliante da suscitare l'invidia di Venere che le invia contro il figlio Amore per punirla. Psiche diventa la sposa di Amore senza tuttavia sapere chi sia il marito, che le si presenta solo nell'oscurità della notte. Psiche volle vedere in volto il suo sposo, facendolo fuggire. Gli dei dell’Olimpo per punizione impongono durissime prove a Psiche che dovrà superare se vuole guadagnare il diritto a ricongiungersi con il suo sposo e a risiedere nell'Olimpo. L’affresco è stato pensato con una lettura allegorica in chiave cristiana; Psiche è l’anima (in greco Psyché significa, appunto "anima") e le prove sopportate costituiscono un faticoso ma inevitabile percorso per guadagnarsi la salvezza eterna.

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