Porte di Roma Porta Metronia restauro del Papa Gregorio XIII
È curioso notare che a fianco dell'iscrizione del 1157 ce n'è un'altra, risalente al 1579, in cui figura, tra i consiliatores di un altro restauro, un discendente di quello stesso Nicola Mannetto citato nella lapide precedente. L’iscrizione più antica :“R[…]SAGL ANNO MCLVII INCARNT DNI NRI IHV XRI SPQR HEC MENIA VETUSTATE DILAPSA RESTAURA VIT SENATORES SAASO IOHS DE AL BERICO ROIERI BUCCACANE PINZO FILIPPO IOHS DE PARENZO PETRUS DS ET SALVI CENCIO DE ANSOINO RAINALDO ROMANO NICOLA MANNETTO” in italiano è cosi tradotta: "Regione Sant’Angelo Nell'anno 1157 dell'incarnazione di Nostro Signore Gesù Cristo il Senato e il Popolo Romano queste mura crollate per la vecchiaia restaurarono. Erano senatori Sasso, Giovanni di Alberico, Roieri Buccacane, Pinzo, Filippo, Giovanni di Parenzo, Pietro Diotisalvi, Cencio di Ansoino, Rainaldo Romano, Nicola Mannetto". La seconda iscrizione così recita: "GREGORIO XIII PONTIFICE MAXIMO CAESAR IUVENALIS LATINI F MANNETTUS COS III TURRIM HANC OLIM COLLAPSAM ET A NICOLAO MANNETTO VII VIRO SENATORE COLLEGISQUE EIUS QUORUM FAMILIAE EXTINCTAE SUNT INSTAURATAM RURSUS POST ANNOS CDXXI ITERUM COLLABENTEM UT PUBLICUM MANNETTAE FAMILIAE IN PATRIAM PERPETUAE VOLUNTATIS EXTET MONUMENTUM PRIVATA IMPENSA RESTITUIT ANNO SALUTIS MDLXXIX", italiano è cosi tradotta: "Al tempo di Gregorio XIII Pontefice Maximo Cesare Giovenale Mannetto figlio di Latino III Consigliere questa torre un tempo andata in rovina e rinnovata da Nicola Mannetto VII Ex-Senatore e dai suoi colleghi, le famiglie dei quali sono estinte, nuovamente dopo 421 anni di nuovo rovinata restituì a proprie spese affinché il pubblico monumento sussista per la patria secondo le ultime volontà della famiglia Mannetto nell'anno di grazia 1579" I quattro archi laterali furono aperti, per motivi di viabilità cittadina, in due tempi successivi , uno al tempo del fascismo e l'altro nel dopoguerra soltanto per migliorare la circolazione stradale.