Porte di Roma Porta Latina la porta e suoi restauri

La cinta muraria che circonda Roma fu eretta, tra il 270 e il 275, dall’Imperatore Aureliano e restaurata e rafforzata dove era necessario dall’imperatore Onorio nel 401-403, per fare fronte all’insufficienza di un adeguato apparato difensivo di fronte alle continue minacce barbariche. Onorio fece ridurre l’arco d’ingresso della porta da 4,20 metri originari al tempo di Aureliano a 3,73. È ancora oggi visibile intorno all'arco d'ingresso attuale la tamponatura di un arco più grande. La porta è scortata da due torri semicircolari, prive di merlature e finestre, ma dotate di feritoie; quella sul lato destro fu interamente riedificata da Onorio e in seguito restaurata in epoca medievale, anche l'altra subì un rifacimento lo conferma la presenza delle feritoie per gli arcieri anziché i finestroni per le baliste, come nelle torri originarie di Aureliano. Nel 1744 il siciliano Giuseppe Vasi rappresentò la porta Latina in una incisione dove sono visibili i resti di tre merli antichi; nei disegni ottocenteschi gli incisori Sir William Gell (1820) e di Luigi Rossini (1829), rappresentano  porta Latina con  una merlatura più alta, nonché la torre fatiscente  completamente restaurata, segno evidente che tra il 1744 e il 1820 fu attuato un intervento di risanamento, in parte ancora oggi visibile per il diverso colore dei mattoni usati. 

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