Roma Antica Castel Sant’Angelo o Mausoleo di Adriano Sala del Tesoro

Diversi studiosi individuano questa sala come la vera camera dove fu sepolto l'imperatore Adriano. Il sarcofago in porfido che probabilmente ne conservava le spoglie e che qui si sarebbe rinvenuto, fu riadattato nel 1698 da Carlo Fontana (1638–1714), oggi è la fonte battesimale della Basilica di San Pietro. Nel 1545 Papa Paolo III Farnese (1534-1549) diede disposizione di fissare al muro gli armadi in noce per custodire l'Archivio di Stato del Vaticano e l'Archivio Segreto, con queste modifiche la sala assunse un aspetto a forma di poligono. Nel 1586 papa Sisto V Peretti (1585-1590) fece installare in questa sala l’Erario. Qui furono collocate diversi oggetti pregiati, come le Mitre decorate di gemme e le tiare dei pontefici, chiusi in cassoni di ferro. Il ‘tesoro’ era custodito nella grande cassaforte, ancora adesso al centro della sala, la cui apertura era protetta sei serrature, le cui chiavi erano affidate a persone diverse. Il locale era chiuso da due porte le chiavi erano affidate una al Tesoriere Segreto del Papa, l’altra al Cardinal Decano. Nel giugno del 1796 fu eseguito l'ultimo prelievo di ciò che restava dei tre milioni di scudi depositati due secoli prima. Nel corso del diciannovesimo secolo la sala fu trasformata in prigione, le imprecazioni lasciate dai detenuti sui muri della sala lo testimoniano. 

Torna al Menù del Castel Sant’Angelo o Mausoleo di Adriano