Porta San Paolo o Ostiense la storia
La piramide fu costruita nel 13 a.c. da Gaio Cestio per usarla come camera
sepolcrale, rifacendosi allo stile egizio
importato a Roma da Cleopatra. Nel III secolo la piramide di Cestio fu
incorporata nelle Mura Aureliane, che scendono dalla collina di San Saba, fino
ad arrivare al Tevere. A oriente e ad occidente della piramide furono costruite
due porte che davano il passo all'antica via Ostiense per una migliore
affluenza resa necessaria dall'intensità dei traffici fra Roma e il porto di
Ostia. La porta occidentale si transitava da via Ostiense verso i granai della
Marmorata lungo le sponde del Tevere era stata edificata con le forme
di un'importante posterula; questo ingresso verso il fiume perde tutta la sua
importanza dopo la costruzione del porto di Fiumicino meglio collegato con
l'asse stradale della via Portuense. Fu demolita solo nel 1888. La struttura
della porta orientale è fiancheggiata da due torri a base semicircolare (a
ferro di cavallo), aveva originariamente due fornici. Si chiamava Ostiense già
nel IV sec. mentre al tempo di
Procopio il suo nome era già mutato in
Porta S. Paolo, in relazione alla vicina basilica che era subito fuori le mura.
Da questa porta entrarono in Roma i Goti di Totila, nel 594 d.C. grazie al
tradimento della guarnigione, che la lasciò aperta.
Restauro di Massenzio Restauro di Onorio Piramide di Gaio Cestio La controporta Porta San Paolo10-9-1943 Torna al Menù Porte di Roma