Chiese di Roma Rione Borgo Basilica di San Pietro la Cupola

All'inizio del XVI secolo papa Giulio II decretò la ricostruzione della basilica di San Pietro in Vaticano, affidando il progetto all'architetto Donato Bramante. I lavori procedettero ininterrotti fino alla morte del pontefice, avvenuta nel 1513; papa Leone X de' Medici, successore di Giulio II diede l’incarico a  Raffaello Sanzio che fece alcune modifiche come architetto capo dell'intera fabbrica. Alla morte di Raffaello, nel 1520, i lavori furono proseguiti da Antonio da Sangallo il Giovane con l'assistenza di Baldassarre Peruzzi, ma subirono diversi rallentamenti. Nel 1543 il Sangallo era giunto alla costruzione dei pennacchi d'imposta del tamburo. Dopo Sangallo, deceduto nel 1546, alla direzione dei lavori subentrò Michelangelo Buonarroti, all'epoca ormai settantenne, mise in atto una serie di puntuali quanto strategiche demolizioni, per tornare ad una pianta centrale più affine al disegno originario. Nel 1564, alla morte di Michelangelo, il progetto non era ancora ultimato: era stato completato solo il tamburo. Furono, infatti, Giacomo Della Porta e Domenico Fontana ad ultimare l’opera, non senza piccole modifiche del progetto michelangiolesco. Le dimensioni della Basilica, sono: 22.067 m² di superficie e 186 m di lunghezza il portico è largo 71 m, profondo 13.5, alto 20; la facciata è larga 114,69 m e alta 47,3; la nave mediana, rispettivamente, 26 e 46,1, mentre il transetto misura 154,8 m di lunghezza; il diametro della cupola è di 42,56 m, con un'altezza fino alla sommità della croce di m 136,57. Il basamento è suddiviso da 16 potenti contrafforti, tra i quali si aprono i finestroni a timpano. Dall'attico del tamburo si slancia la calotta, a doppio guscio, divisa da nervature in 16 spicchi aperti da tre ordini di finestre; fu eretta in 22 mesi (1588-89) da Giacomo Della Porta e Domenico Fontana e in altri sette mesi fu compiuta la lanterna cuspidata. Il mosaico sulla lanterna raffigura Dio Padre. I 16 spicchi che decorano la cupola sono mosaici lavorati su cartoni del Cavalier d'Arpino, che raffigurano i seguenti personaggi: 1) Il Redentore, 2) San Giovanni Battista, 3) San Taddeo, 4) San Bartolomeo, 5) San Tommaso, 6) San Simone, 7) San Giacomo Maggiore, 8) San Giacomo Minore, 9) San Mattia, 10) San Matteo, 11) San Filippo, 12) Sant'Andrea, 13) San Giovanni Evangelista, 14) San Paolo, 15) San Pietro, 16) La Beata Vergine Maria. Sotto la base della cupola i mosaici dei quattro evangelisti: 1) San Matteo su disegno di Cesare Nebbia, 2) San Giovanni opera di Giovanni De Vecchi, 3) San Marco su disegno di Cesare Nebbia, 4) San Luca opera di Giovanni De Vecchi. Il diametro dei tondi è di 8 m. Alla realizzazione dei mosaici presenti in San Pietro contribuirono numerosissimi artisti.

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