Villa Barberini Palazzo Vaticano a Castel Gandolfo
Le Ville Pontificie di Castel Gandolfo sono costruzioni erette in
un’area di circa 55 ettari situate nei Castelli Romani, in provincia di Roma,
inclusa tra le zone extraterritoriali della Santa Sede in Italia. Sono
state concesse alla Santa Sede con i Patti Lateranensi del 1929 in quanto
costituiscono la residenza suburbana frequentata dai Papi fin dall’epoca di
papa Urbano VIII. Questa villa fu creata da Taddeo Barberini, nipote di Urbano
VII, che intorno al 1630 acquistò prima i terreni che corrispondevano ai
terrazzamenti principali dell'antica villa di Domiziano e poi la proprietà di
monsignor Scipione Visconti. L'originario palazzetto del Visconti fu quindi
ampliato e trasformato, forse dal Bernini. Sulla facciata d'ingresso
campeggiano le api Barberini, mentre sul cornicione della facciata rivolta
verso il mare c'è ancora lo stemma Visconti (un biscione). Il Giardino
Barberini, quello più accessibile ed anche meno conosciuto, mostra il Giardino
della Magnolia, il Viale delle Rose, il Viale delle Erbe aromatiche a quello
dei Ninfei, il Piazzale dei lecci al Giardino del Belvedere. Nell’area della
Villa Barberini sorgeva, con affaccio sul lago, la Villa dell’Imperatore
Domiziano . Sono presenti le rovine del Teatro imperiale ed il criptoportico.
Font.Ninfei Font.Rose Font.Lecci Font.Tritoni Font.Giardino Font.Bacco Font.Belvedere Font.Magnolia Font.Preghiera Font. Terrazza