Fontane di Roma  Giardini del Quirinale

La Vigna del Quirinale, o di Monte Cavallo com'era nota all'epoca, era una delle zone più rinomate della città per la posizione panoramica e ventilata sulla quale sorgeva. La proprietà rinascimentale sulla quale alla fine del Cinquecento sorgerà il primo nucleo del palazzo era infatti una tipica vigna, termine con il quale all'epoca si designavano le residenze fuori dal centro abitato, amate da nobili e prelati che vi trascorrevano i mesi più caldi dell'anno lontani dall'afa e dalla confusione della città. Immancabili in una vigna erano i giardini e gli orti, che costituivano i luoghi ideali per prendere il fresco e distrarsi dalle occupazioni cittadine. Papa Paolo III morì nella Vigna di Monte Cavallo nel 1549 e dall'anno seguente gli subentrò come affittuario il cardinale Ippolito d'Este (1509-1572), figlio di Lucrezia Borgia e fratello del duca di Ferrara, che tenne la villa fino alla morte. Anche Ippolito d'Este concentrò le sue attenzioni e i maggiori sforzi economici sui giardini, ordinando lavori che andavano di pari passo con la creazione di Villa d'Este a Tivoli, altra sua proprietà celeberrima per i meravigliosi giardini.

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