Chiese di Roma Rione Monti Chiesa di Santa Caterina da Siena a Magnanapoli Cappella  Madonna del Rosario 

Concessa in patronato al banchiere Giuseppe Bollami, la sua decorazione dovette essere seguita a più riprese tra prima del 1640 ed il 1650, data di morte di Virginia Primi, quando l'altare della Madonna è detto “fabbricato da essa Virginia, e da Giuseppe Bonanni suo marito", morto nel 1648. I Primi, famiglia di banchieri pisani, erano da tempo legati alla chiesa di Magnanapoli: la madre di Virginia Primi Bonanni, Giulia Doni moglie di Roberto Primi, aveva istituito nel 1624 un legato per messe di 1000 scudi. L'archivio della famiglia, in cui confluirono anche molte carte della famiglia Bonanni, potrebbe forse contenere notizie a loro mecenatismo artistico, ma una prima ricognizione non ha consentito di reperire dati di interesse. Sulle pareti laterali della cappella vi sono i due monumenti funebri dei coniugi Bonanni: entro ricche e fantasiose incorniciature sormontate dagli stemmi familiari si affrontano i busti-ritratto di Giuseppe Bonanni e Virginia Primi, opere tarde di Giuliano Finelli, famoso scultore ritrattista, già impiegato nella bottega del Bernini, al cui servizio eseguì alcuni dei più spettacolari effetti di virtuosismo naturalistico, forse inviate da Napoli, dove risiedeva. La "nobile e pacata calma" dei busti contrasta con l'elaborazione "di origine manieristica toscana bizzarramente napoletanizzata" delle cornici. La critica ha variamente interpretato l'intensità dei due ritratti, vedendovi un esempio di riduzione ad uno stile duro e grezzo, e preferendo ora il ritratto del Bonanni, ora quello della moglie, "capolavoro di interpretazione realistica e di costume, di grande tratto e di serrato ritmo compositivo". La decorazione pittorica della cappella venne eseguita, secondo le attribuzioni di Filippo Titi, da Giovanni Battista Ruggieri detto Battistino del Gessi (riquadri del sottarco con Santa Caterina e Santa Maria Maddalena, San Domenico e Sun Giovanni Battista, San Giovanni Evangelista e San Filippo Neri), e da Giovanni Battista Speranza (volta con la Natività, l'Assunzione e l'Annunciazione, nonché le due figure di David e Isaia all'esterno della cappella), entro il 1640, data di morte dì entrambi gli artisti. La pala d'altare con la Madonna del Rosario, alcune delle decorazioni in commesso marmoreo e gli stucchi che incorniciano la finestra sopra l'altare vennero eseguiti nel 1702 — 1703. La tela con la Madonna del Rosario, che venne a sostituire un'immagine precedente raffigurante la Vergine col Bambino e San Giuseppe, è tra i capolavori di Giuseppe Passeri, che qui, entro una struttura marattesca, si avvale di "proporzioni ridotte, figure familiarmente ravvicinate, particolari graziosi e domestici". Questo testo è stato copiato dal cartiglio davanti la cappella. 

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