Nel Cristianesimo la Confessione di Pietro si riferisce ad un episodio nel Nuovo Testamento, in cui l'apostolo Pietro afferma che Gesù è il Cristo, cioè il Messia ebraico. La confessione è opera di Carlo Maderno, è la zona della basilica più prossima alla sepoltura di San Pietro. A questo spazio semicircolare posto al livello delle grotte vaticane si accede da una doppia scalinata che è circondata da una balaustra in marmo bianco con 74 colonnine in broccato alternata da 24 pilastrini di alabastro orientale, sulla balaustra sono poste 46 lucerne del tipo a cornucopia e 7 grandi lucerne appese davanti alla Nicchia del Pallio. In questa nicchia si trova il mosaico raffigurante Gesù benedicente, con a sinistra il mosaico di San Pietro e destra quello di San Paolo in mezzo la Nicchia del Pallio. É un'edicola costruita sopra la tomba dell'Apostolo attorno all'anno 160 dopo Cristo, appoggiata ad un muro rosso sul quale è stata ritrovata la celebre iscrizione: Pietro è qui. La Basilica, pertanto, sorge sulla tomba di Pietro, primo Papa. Il pallio, è una fascia circolare di lana bianca con sei croci di seta nera che il papa pone sulle spalle di ogni arcivescovo nominato nell'ultimo anno. Prima della consegna il pallio viene lasciato durante la notte in una cassa di bronzo davanti la su citata nicchia, per fornire un collegamento diretto con San Pietro, simbolo della Successione Apostolica e continuità dagli Apostoli.