a) Altare della Navicella: dipinto di Giovanni Lanfranco, mosaico di Pietro Paolo Cristofari. Il dipinto è liberamente ispirato dalla Navicella di Giotto realizzato nel 1305-1313 circa e un tempo affisso sulla facciata antistante il quadriportico dell'antica basilica di San Pietro in Vaticano. b) Nel passaggio a sinistra, monumento di Clemente XIII, una delle opere più celebri di Antonio Canova, con la bella statua del papa inginocchiato e assorto in preghiera. c) Sull’altare mosaico di Bernardino Regoli e Giovani Francesco Fiani dal 1635 che rappresenta San Michele Arcangelo, il dipinto originale di Guido Reni si trova nella Chiesa dei Cappuccini. Il volto del diavolo è il ritratto nientemeno che del cardinale Giovanni Battista Pamphilj che nove anni dopo divenne papa Innocenzo X e che aveva calunniato Reni e la famiglia Barberini, patrona dell'artista. d) Altare di Santa Petronilla: mosaico di Pietro Paolo Cristofari, Filippo Cocchi e Giuseppe Ottaviani dal 1623, il dipinto originale è di Giovanni Francesco Barbieri detto Guercino ora alla Pinacoteca Capitolina. e) Dalla cappella di San Michele, nel passaggio alla tribuna, a destra, tomba di Clemente X, disegnata da Mattia De Rossi (1684) ed eseguita da diversi artisti di fine '600. f) Altare di San Pietro che resuscita Tabita: dipinto di Placido Costanzi, il quadro è firmato e datato 1757. Il mosaico fu eseguito da Giuseppe Ottaviani, Guglielmo Paleat, Bernardino Regoli e Giovanni Francesco Fiani dal 1758 al 1760.