Porta Settimiana Oggi
Restaurata nel 1451 da Niccolò V viene poi interamente ricostruita nel 1498 da Alessandro VI Borgia. La nuova porta che egli fa erigere e successivi interventi di Pio VI (1798) le danno grosso modo l'aspetto dell'attuale: un fornice centrale sormontato da una cornice di beccatelli e da una merlatura ghibellina su un paramento in cotto. Quando poi, nel 1643 le mura Gianicolensi volute da papa Urbano VIII abbatterono quasi tutto il tratto della cerchia aureliana sulla destra del fiume, la porta Settimiana, divenne una struttura superflua e da allora perse così ogni ruolo sia militare che di accesso. Dopo il rinnovo di quel sentiero antico indicato come «via sub Janiculo» voluto da Giulio II, che attraversava la porta, intorno al 1508 la nuova strada si chiamò via Settimiana, poi via della Lungara. Nel 1625 in via della Lungara il tessuto edilizio è ormai fitto, sgranato solo nella parte centrale dal grande giardino attorno alla villa costruita da Baldassarre Peruzzi per Agostino Chigi e dal complesso religioso di S. Giacomo che le sorge di fronte.