Porta Settimiana

G. Vasi, Porta Settimiana, da Le Porte e Mura di Roma, 1744-1747. Nei primi decenni del 1500, in connessione con l'apertura di via Giulia, emblema, di una nuova immagine della città per riaffermare il valore di Roma come sede unica del massimo potere religioso in un mondo percorso da idee protestanti, erano ripresi i lavori in Vaticano ed erano rinnovate la via Transtiberina e la via sub Janiculo, poi della Lungaretta e della Lungara. Quest'ultima aveva una precisa connotazione funzionale: era la strada delle ville e dei giardini che collegava Roma al Vaticano sulla riva destra del Tevere. Era lunga 1000 metri da porta Settimiana a porta S. Spirito, e assumeva l'aspetto di un percorso suburbano fra due ingressi che cominciavano ormai a fare parte della maglia e che si integreranno definitivamente nel tessuto edilizio con la perdita totale della loro funzione difensiva voluta da Urbano VII con le sue mura. 

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