In origine la cappella era
dedicata a S. Carlo Borromeo, ma quando Urbano VIII autorizzò nel 1640 il culto
di San Canuto per la città di Roma, il generale dei Carmelitani Teodoro fece
trasformare la cappella e venne dedicata nel 1640 a San Canuto IV, re di
Danimarca nel 1080-1086. La pala d’altare olio su tela è del viennese Daniele
Seyter (1686), raffigura l'Estasi del re San Canuto in abiti regali con
angeli. É il santo onorato ufficialmente
dai danesi presenti in Roma già nel 1640. I marmi che ricoprono la cappella
sono opera dello scalpellino Pier Antonio Ripoli, autore dell'intera
decorazione marmorea della cappella, il quale ebbe un compenso di 920 scudi per il lavoro
svolto. Il paliotto, di pregevole fattura, si ispira a motivi ornamentali
rintracciabili nella cultura decorativa del secondo '600 e fu donato da Pier
Antonio Ripoli alla chiesa. Catalogo beni Culturali .