Chiese di Roma rione Prati Chiesa di San Gioacchino in Prati la cupola

La cupola ottagonale è stata eretta nel 1897; si presenta con una copertura in alluminio a scopo protettivo, si pensa mai usato prima di allora, è la più antica applicazione ancora in uso. La cupola è traforata da stelle a sei punte in cristallo, ventuno in ogni settore, disposte in file alternate di quattro e tre; è sormontata dalla lanterna con otto aperture ad arco separate da semicolonne corinzie, che sostiene un grande ostensorio con la croce. La base del tamburo ottagonale è decorata da una serie di angeli fusi in ferro con le ali spiegate che raggiungono ogni lato dove sono presenti le finestre rotonde. Nel corso dell'occupazione nazista di Roma, la cupola fu il rifugio di un gruppo di perseguitati (ebrei e politici). I rifugiati furono segregati in uno spazio limitato e senza luce, posto tra la volta della chiesa e il tetto. Il loro solo contatto con l’esterno era una minuscola apertura, posta in mezzo del timpano, tramite la quale oltrepassavano uomini, e cose: cibo, vestiti, lettere, giornali, rifiuti organici. Da novembre 1943 a marzo 1944 il numero dei rifugiati ha oscillato dalle 12 alle 13 unità, con un massimo di 17. 

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